venerdì 4 febbraio 2011

Il mio Avatar sono io - 1

L'episodio del concorso di bellezza mi ha fatto ritornare in mente alcuni pensieri, relativamente all'aspetto dell'avatar che scegliamo per la nostra Second Life. Pensieri che mi erano sorti in più occasioni, ma sui quali non mi ero soffermata finora, presa da altre questioni. Presa da esigenze di sopravvivenza, tra relazioni emozioni impressioni, soprattutto. Ma nell'evitare il discorso c'era probabilmente anche un tentativo di evitare un'occhiata troppo profonda su miei bisogni, aspettative, motivazioni.
Ho detto più volte che spesso la vita seconda tende ad essere una replica della prima, e che raramente le persone utilizzano i gradi di libertà che un'esistenza virtuale può offrire. Questo vale per lo stile di vita che si assume, vale per le relazioni che instauriamo, vale per l'aspetto che scegliamo per il nostro avatar. Compensazioni di piccole o grandi frustrazioni nella Real Life, peraltro legittime? Paura dell'ignoto, soprattutto quando l'ignoto è nella nostra interiorità? Bisogno di affiliazione, tipicamente supportato meglio dal conformismo? Cosa ci impedisce di diventare maggiormente protagonisti di un mondo che possiamo modellare a piacimento a partire dai paesaggi, dove possiamo decidere noi se è giorno o notte, dove possiamo decidere se assomigliare a Bruce Willis, a Minnie, ad una zucchina? Molte cose immagino, e il discorso sarebbe lungo. Mi limito qui ad alcune considerazioni sull'aspetto che scegliamo di avere. 
Si potrebbe dire: "Intanto comincio da qui, da quello che conosco, poi andrò in territori nuovi" e un po' è quello che ho fatto io, introspettivamente parlando, assumendo le forme di un'umanoide del mio stesso genere. Ovviamente con il seno un po' più abbondante (insomma, fatemi uscire almeno in sogno dal mio complesso di misura-seconda-vuota, che poi qualche anima gentile ha inventato l'espressione "a coppe di champagne" ma la sostanza non cambia. La sostanza manca e basta ); bella pelle e belle forme, negli standard canonici dell'attuale società occidentale (anche se mi hanno fatto notare in più occasioni che non aderisco completamente agli standard, e anche se non ho mai speso linden per skin e shape, al massimo se dovessi cambiarle penso che cercherei di costruirle da sola,a costo di sembrare una lucertola); capelli che cambio spesso, senza l'angoscia di ore perse dal parrucchiere; abiti che combino personalizzandoli, benchè poi passi una settimana intera senza cambiarmi, magari. Ok, ma perchè ho scelto di fare così? Perchè non uomo, perchè non grassa, perchè non vecchia, perchè nonaltro-che-umano? Ops, devo andare a lavorare, ve lo dico dopo. 


(pubblicato originariamente in data 08/04/2010)

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